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Vernaccia di Corniglia: L'Elisir di Boccaccio


Lunedì 19 febbraio 2024

Esplora l'affascinante storia e il gusto unico della Vernaccia di Corniglia nelle Cinque Terre. Un viaggio nel passato e nel presente del vino che ha ispirato Boccaccio

Vernaccia di Corniglia: L'Elisir di Boccaccio

Incastonata come una gemma preziosa tra le rocce e il mare azzurro delle Cinque Terre, Corniglia risplende di una luce particolare quando il sole accarezza i suoi vigneti. Qui, tra rigogliose viti e terrazzamenti che sfidano la gravità, si coltiva il vino Vernaccia, un nettare che ha attraversato i secoli incantando palati illustri e ispirando poeti e scrittori. Uno dei momenti più emblematici in cui questo vino è stato celebrato si trova nelle pagine del "Decameron" di Giovanni Boccaccio, opera che ha contribuito a rendere immortale questa essenza ligure.

Narra la novella di quel sapiente abate di Cluny prigioniero di Ghino di Tacco, il bandito dal cuore gentile, che offrì al suo ospite malato due fette di pane bene arrostito con un bicchiere di vernaccia di Corniglia. Questo vino, emblema di ospitalità e balsamo per l'animo dolente, operò quasi il miracolo di ridare vigore e salute al prelato.

Vino a Corniglia
Ph. cre8or/flickr

Ma quale mistero si cela dietro il vino vernaccia di Corniglia? Perché i versi dei poeti ne hanno tanto esaltato le virtù?

Lo spirito della vernaccia affonda radici in un passato remoto, quando, come narrano alcune fonti, schiavi liberati dalla gens Cornelia coltivarono questi eterei pendii, dedicandosi alla vinificazione. Le anfore sigillate con il marchio “Cornelia” trovate negli scavi di Pompei testimoniano della stima in cui questo vino veniva tenuto nell'antica Roma.

L'armonia del paesaggio di Corniglia, dove l'opera dell'uomo ha plasmato senza violentare la selvaggia bellezza della natura, ha saputo creare un vino di equilibrio raro. Le vigne, accarezzate dalla brezza marina e fortificate dal sole di Liguria, trasmettono al vernaccia sapori e aromi che richiamano il mare e la macchia mediterranea, donandogli una personalità inconfondibile.

La storia ci racconta di un vino che non è rimasto intrappolato nel passato, ma che ha saputo evolvere. Dapprima compagno della mensa dei potenti e dei poeti, oggi il vernaccia di Corniglia continua a essere protagonista delle tavole, accompagnando pietanze delicate o intensamente aromatizzate, diventando simbolo di convivialità e di un'eleganza senza tempo.

Tra i vicoli di Corniglia

Ritornando al nostro Boccaccio, il decantato bicchiere di vernaccia risuona ancora di quell'umanità che il padre del novelliere italiano sapeva così bene ritrarre. La storia dell'abate di Cluny e del suo carceriere ci invita a scoprire nel vino non solo un piacere dei sensi, ma un'occasione di incontro, di cura e di riscoperta di quei piaceri autentici ai quali, troppo spesso, non diamo il giusto valore.

E così, quando si solleverà il prossimo calice di vernaccia di Corniglia alla luce del tramonto che dipinge d'oro le acque delle Cinque Terre, si brinderà non soltanto ad un eccellente vino, ma anche alla storia, alla cultura e a quel filo invisibile che unisce i nostri giorni a quelli di un'epoca in cui un bicchiere di vino era fonte di ispirazione e medicina per l'anima.

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