Il borgo di Usseaux, in Piemonte, conta meno di 200 abitanti. Il suo nome ha probabilmente origini celtiche “uxellos = alto”. Il paese fu attraversato nei tempi antichi da Giulio Cesare, il quale cita, nel ”De Bello Gallico”, il villaggio di nome “Occellum”. Si trova in Val Chisone ed è interessato dal Parco naturale Orsiera - Rocciavrè e dal Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand. Il comune, oltre al capoluogo Usseaux (Usseauso), comprende anche le seguenti frazioni: Balboutet (Finale), Fraisse (Fragoleto), Laux (Lauso), Pourrieres (Purrieri).
La presenza umana in alta Val Chisone è molto antica. Le prime testimonianze di arte rupestre risalgono a 12.000 anni a.C. Le origini delle borgate di Usseaux sono legate ai popoli (Liguri-Celti-Romani-Barbari-Bizantini-Provenzali-Longobardi-Saraceni) che nel tempo hanno abitato l’Alta Val Chisone (nel medioevo chiamata Val Pragelato), lasciando sul territorio una marcata impronta della loro cultura, della loro lingua e delle loro tradizioni come monete, strade, toponimi. Le prime notizie documentate sull’esistenza di Usseaux risalgono al 1064, quando la Contessa Adelaide fondò l’Abbazia di Santa Maria di Pinerolo donando ad essa i territori dell’Alta Val Chisone. Nei secoli di storia Usseaux visse le esperienze e le vicende delle altre comunità dell’Alta Valle: il Delfinato (1091-1349), il Regno di Francia (1349-1713), il Ducato dei Savoia, le guerre tra Francesi e Savoia (battaglia dell’Assietta 1747), nuovamente il dominio francese, l’impero napoleonico e le guerre di indipendenza che portarono nel 1861 all’unità d’Italia. Fece parte degli Escartons (1343-1713) e per secoli condivise la presenza di due comunità di fede diversa, quella cattolica e quella valdese. Con l’unità d’Italia gli abitanti dell’alta Val Chisone e quindi anche di Usseaux si allontanarono progressivamente dalle abitudini francesi; la lingua degli atti pubblici divenne quella italiana e venne insegnata nelle scuole elementari. La prima guerra mondiale venne vissuta e subita dalla valle. Il dopoguerra vide il fenomeno dell’emigrazione stagionale (persone impegnate nel settore alberghiero in Francia o nell’industria del Pinerolese). Il secondo conflitto mondiale e la guerra di liberazione colpì anche l’alta Val Chisone con diversi episodi di sangue e di distruzione. Negli anni seguenti la valle rivisse il fenomeno dell’emigrazione (stagionale in Francia e verso le industrie della pianura). Molti emigranti non sono più ritornati in patria.
Nell'abitato di Usseaux spiccano alcuni edifici, in gran parte ristrutturati, che risalgono al 1700, come il forno, il lavatoio ed il mulino. Numerose e caratteristiche sono le fontane. Si incontrano anche in ogni angolo del borgo di Balboutet originali meridiane dipinte, una diversa dall'altra, unitamente a graziosi dipinti illustrativi. Particolarmente imponente e pregevole è la chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro.
Borgo di Usseaux
Comune di Usseaux
Città Metropolitana di Torino
Regione Piemonte
Abitanti: 186
Altitudine centro: 1416 m s.l.m.
il Comune fa parte di:
I Borghi più belli d'Italia
Borghi Sostenibili del Piemonte
Unione montana Valli Chisone e Germanasca
Comuni fioriti
Paesi bandiera arancione
Aree naturali protette:
Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand
Parco naturale Orsiera - Rocciavrè
Il Comune
Via Conte Eugenio Brunette 53 - Tel. +39 0121 83909
IN AUTO
IN AEREO