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Agliè


Piccolo borgo situato a pochi chilometri da Torino, Agliè ospita una delle Residenze Reali del Piemonte, dal 1997 riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco: il Castello Ducale di Agliè. Da non perdere una passeggiata lungo le strette strade del paese, sotto i suggestivi portici e ammirando le bellissime chiese. Dopo aver fatto un tuffo nella storia non può mancare un assaggio della cucina locale in uno dei ristoranti della zona e dei prodotti tipici come i Torcetti di Agliè e i vini locali.
  • Borgo con castello
  • Agibile ai disabili
  • Area sosta camper
  • Bandiera Arancione
  • Città del vino
Agliè, Castello Ducale  | Luca Sartori
Agliè, Castello Ducale
Luca Sartori
Agliè, il giardino di Villa Meleto  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, il giardino di Villa Meleto
Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, sala da ballo del castello  | Luca Sartori
Agliè, sala da ballo del castello
Luca Sartori
Agliè, Guido Gozzano con la madre  | LaStampa
Agliè, Guido Gozzano con la madre
LaStampa
Agliè, Gozzano con l’attrice Lyda Borrelli e Amalia Guglielminetti  | lastampa.it
Agliè, Gozzano con l’attrice Lyda Borrelli e Amalia Guglielminetti
lastampa.it
Agliè, Cappella di Sant'Anna  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, Cappella di Sant'Anna
Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, Castello Ducale  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, Castello Ducale
Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, Castello Ducale visto dal giardino  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, Castello Ducale visto dal giardino
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Agliè, Chiesa barocca di Santa Marta  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, Chiesa barocca di Santa Marta
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Agliè, San Rocco  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, San Rocco
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Agliè, San Grato  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, San Grato
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Agliè, Lago della Gerbola  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, Lago della Gerbola
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Agliè, Calici tra le stelle in piazza Castello  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, Calici tra le stelle in piazza Castello
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Agliè, folklore alla sagra del Torcetto  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, folklore alla sagra del Torcetto
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Agliè, Fontane luminose in piazza Castello  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, Fontane luminose in piazza Castello
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Agliè dal campanile di Santa Marta  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè dal campanile di Santa Marta
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Agliè, l'Esedra al parco del castello Ducale  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, l'Esedra al parco del castello Ducale
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Agliè, i portici  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, i portici
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Agliè, Sagra del Torcetto  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, Sagra del Torcetto
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Agliè, Villa il Meleto  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè, Villa il Meleto
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Agliè  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Agliè
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Il Santuario della Madonna delle Grazie, detto 'i Tre Ciochè'  | Franco Marchiando_La bottega della Foto
Il Santuario della Madonna delle Grazie, detto 'i Tre Ciochè'
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Uno sguardo ad Agliè
Uno sguardo ad Agliè

Sul borgo

Il nucleo originario di Agliè (Ajé in piemontese), sorto sui resti dell'antica città romana di Alladium, era probabilmente situato sulle colline in località Madonne delle Grazie, venne menzionato per la prima volta nel 1019. All'epoca Agliè era un castello, edificato per difendere Macugnano. Il nome attuale compare invece nel 1141, quando i feudatari del Canavese si spartirono il territorio e il borgo passò sotto il controllo dei San Martino di Rivarolo e di Agliè. Nel 1386 i contadini attorno al borgo diedero vita ad una rivolta, ricordata con il nome di Tuchinaggio, e stroncata violentemente da Amedeo VII di Savoia, detto anche Conte Rosso. Forse grazie al suo buon governo, Agliè non prese parte a tale ribellione. Agliè venne coinvolta nelle lotte tra Guelfi di San Martino d'Agliè e Ghibellini dei Conti di Valperga. Nel 1391 grazie ai Savoia giunse la pace. Gli alliadesi chiesero ai loro signori, i Conti di Agliè, alcune concessioni e privilegi ottenendoli grazie alla fedeltà dimostrata ai loro feudatari al tempo del Tuchinaggio. Successivamente nel 1448 vennero concessi gli statuti comunali. Dopo la metà del XVI secolo, Agliè dovette anche subire le conseguenze della guerra tra Savoia e Francia.

La pace arrivò nel 1561, quando i Conti di Agliè giurarono fedeltà al duca Emanuele Filiberto di Savoia. Il Seicento vide la comparsa sulla scena storica un'importantissima figura per il paese, Filippo San Martino di Agliè, al quale si deve il restauro e l'ampliamento del castello di Agliè. Dopo la morte di Filippo, avvenuta nel 1667, bisogna aspettare circa un secolo prima che vengano conclusi gli ampliamenti del castello che possiamo ammirare ancora oggi. Nel 1796 il borgo venne invaso dai Francesi e il castello fu depredato. Nel 1825 Carlo Felice venne in possesso del castello e ne affidò il restauro all'architetto Borda di Saluzzo, che ne costruì anche il piccolo teatro interno.

Il Castello Ducale di Agliè costituisce una delle principali attrattive del borgo, insieme a Villa Il Meleto, che fu la residenza estiva del poeta Guido Gozzano. 

Borgo di Agliè
Comune di Agliè

Città Metropolitana di Torino
Regione Piemonte

Abitanti: 1.811 alladiesi
Altitudine centro: 315 m s.l.m.

Sito Unesco:
Residenze della Casa Reale dei Savoia
e Sacri Monti di Piemonte e Lombardia

il Comune fa parte di:
Paesi Bandiera Arancione
Città e siti patrimonio mondiale Unesco

Riconoscimenti
Bandiera Arancione - Touring Club Italiano

Il Comune
Via Principe Tommaso 22 - Tel. +39 0124 330367

= distanze in linea d'aria

IN AUTO

  • Da Torino: Immettersi sulla Autostrada Torino-Milano, proseguire poi sulla A4/E64 seguendo la Tangenziale E25/Aosta-Trafori, continuando sempre in direzione G.S. Bernardo. Da qui immettersi sulla A5/E612 prendendo l'uscita Settimo Torinese in direzione Leinì. Proseguire per circa 32 chilometri dopodiché svoltare alla seconda uscita di Ozegna sulla SP41 per poi entrare ad Agliè centro.
  • Da Milano: Prendere il raccordo Santhia-Ivrea, dopo essere usciti da Ivrea attraversare la Pedemontana fino a Bairo-Torre ed entrare infine a Agliè.
  • Da Roma: Uscire da Roma immettendosi sulla via Aurelia, continuare sulla SS1 in direzione Civitavecchia-Grosseto. Entrare nella A12/Civitavecchia e proseguire per la SS1/E80 in direzione Grosseto. Seguire la Livorno-Pisa, attraversare Pisa continuando sulla Diramazione Viareggio-Lucca. Seguire Genova-Ventimiglia continuando sulla A12/E80 per Milano-Bolzaneto. Nei pressi di Genova A7 / E62 alla rotonda, prendere la 3° uscita continuando sulla SS35BIS in direzione Torino-Novi Ligure. Proseguire per una decina di chilometri attraversando sia Alessandria che Casale Monferrato. Alla rotonda prendere la seconda uscita per entrare sulla SS11 girando successivamente a sinistra per la SP90. Di seguito attraversare San Giorgio Canavese, prendere poi la SP52 ed infine entrare ad Agliè centro.

IN TRENO

  • Stazione di Torino Porta Susa 

IN AEREO

  • Aeroporto Internazionale di Torino-Caselle

Il Conte Filippo Giuseppe di San Martino di Agliè nacque nel 1604, fu il secondo dei nove figli del Conte Giulio Cesare di San Martino d’Agliè marchese di San Germano e della moglie Ottavia Gentile.Filippo, essendo cadetto, intraprese gli studi ecclesiastici che abbandonò ben presto per dedicarsi alla carriera militare. Fu in seguito gentiluomo di camera del cardinale Maurizio di Savoia dal 1627 al 1630, quando fu nominato luogotenente nella compagnia delle Corazze del duca Vittorio Amedeo I. Fu inoltre Ministro di Stato, Soprintendente generale delle finanze,Maresciallo generale dell’Armata, Gran Maestro di Casa, Cavaliere del Supremo Ordine della SS. Annunziata e molte altre cose.

Quando il duca Vittorio Amedeo I morì, nel 1637, il figlio Carlo Emanuele II era troppo giovane per succedergli e quindi la madre, Maria Cristina di Francia (prima Madama Reale, figlia del re Enrico IV), assunse il potere come reggente. La sua reggenza, tra il 1637 e il 1648, divise in due fazioni la corte ducale sabauda: Principisti e Madamisti. Filippo si schierò in favore di Cristina e ne divenne il favorito, consigliere personale e Ministro di Stato.Furono soprattutto le sue doti politiche e diplomatiche che riuscirono a conservare il trono al giovane duca e l’indipendenza del Ducato.

La Reggente Maria Cristina e Filippo d’ Agliè dovettero contrastare le mire del re di Francia Luigi XIII (fratello della Reggente) e nello stesso tempo l’opposizione anti-francese dei cognati filo-spagnoli, il principe cardinale Maurizio e il principe di Carignano, Tommaso Francesco di Savoia, fratelli del defunto duca Vittorio Amedeo I. Per queste sue scelte, Filippo si inimicò non poche persone potenti, tra le quali il cardinale Richelieu che, con uno stratagemma, nel 1640 lo fece arrestare e lo tenne prigioniero nel castello di Vincennes in Francia. Due anni dopo, alla morte del Cardinale, per interessamento di Maria Cristina presso il fratello Luigi XIII, Filippo venne finalmente liberato.

Rientrato a Torino, nel 1645 venne nominato maresciallo generale dell’armata e infine Gran Maestro della Casa di Savoia. Rimase a servizio della Casa ducale fino al 1663, quando si ritirò a vita privata. Negli ultimi anni frequentò assiduamente il convento del Monte dei Cappuccini di Torino.

Il conte Filippo d’Agliè era anche famoso per le sue eccellenti doti artistiche, buon musicista e geniale coreografo: scrisse e diresse innumerevoli balletti per la Corte di Torino, fra i quali “Il Gridelino” e “Il Tabacco”.

Filippo morì, probabilmente nel Palazzo Reale di Torino, il 19 Luglio 1667. Fu seppellito, come da lui richiesto, nella nuda terra dell’orto del Convento del Monte dei Cappuccini. Attualmente i suoi resti riposano nel vestibolo della chiesa dei Cappuccini.

  • Mercato settimanale: ogni mercoledì, in Piazza Castello;

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