Spilamberto,
facente parte dell'Unione Terre di Castelli, è un grazioso borgo della provincia di Modena, situato sul lato ovest del fiume Panaro.
La sua origine risale al 1210, periodo in cui i bolognesi conclusero la costruzione del castello di Piumazzo, per difendere i loro territori e in risposta i modenesi eressero il Castello di Spilamberto sulla sponda opposta del Panaro in un luogo incolto chiamato Castiglione o Verdeta.
Trasformato da fortezza a residenza, il
Castello divenne abitazione signorile dei Rangoni, feudatari del luogo dal sec. XV. Recenti restauri hanno riportato all’uso alcuni degli ambienti più antichi, oltre alla facciata nord della corte.
L’elegante Cortile ospita la Corte del Gusto, vetrina di eccellenze enogastronomiche; la Sala “Formaggiaia” accoglie un laboratorio dimostrativo dell'
Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.
Spilamberto è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignito della croce di guerra al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale.
Dal punto di vista enogastronomica, Spilamberto è noto per il nocino, per gli amaretti di Spilamberto e soprattutto per l'aceto balsamico tradizionale di cui vanta la sede dell'omonima Consorteria. Nel 2002 è stato aperto il Museo dell'Aceto Balsamico Tradizionale.
Ogni anno, nel periodo della fiera di San Giovanni (la settimana che comprende il 24 giugno, festa del patrono), la Consorteria organizza il
Palio dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena cui partecipano da sempre tutte le più importanti acetaie del territorio.