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Arpino


Il borgo di Arpino, paese natale di Marco Tullio Cicerone, è uno dei centri più antichi di tutta la provincia di Frosinone. Il nome del borgo pare derivi dalla forma del paese, poiché visto dall'alto, ricorderebbe quella di un'arpa. Arpino si sviluppa sul versante sinistro della Valle del fiume Liri e il centro storico è sormontato dall'antica Acropoli di Arpinum, detta Civitavecchia.
  • Borgo con torri
  • Agibile ai disabili
  • Area sosta camper
  • Bandiera Arancione
Arpino  |
Arpino
Arpino  | Claudio Giovanni Colombo/shutterstock
Arpino
Claudio Giovanni Colombo/shutterstock
Arpino  | Claudio Giovanni Colombo/shutterstock
Arpino
Claudio Giovanni Colombo/shutterstock
Palazzo storico  | Claudio Giovanni Colombo/shutterstock
Palazzo storico
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Arpino  | Giambattista Lazazzera/shutterstock
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Giambattista Lazazzera/shutterstock
Torre di Cicerone  | Stefano_Valeri/shutterstock
Torre di Cicerone
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Arpino  |
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Arpino  | Stefano_Valeri/shutterstock
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Arpino  | Giambattista Lazazzera/shutterstock
Arpino
Giambattista Lazazzera/shutterstock
Arpino  | Stefano_Valeri/shutterstock
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Arpino  | Giambattista Lazazzera/shutterstock
Arpino
Giambattista Lazazzera/shutterstock
Arpino  | Giambattista Lazazzera/shutterstock
Arpino
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Arpino  |
Arpino
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Arpino
Uno sguardo ad Arpino
Uno sguardo ad Arpino

Sul borgo

Il borgo di Arpino, luogo di nascita di Marco Tullio Cicerone, è uno dei centri più antichi e rilevanti sul piano culturale ed artistico di tutta la provincia di Frosinone. Esso si sviluppa sul versante sinistro della Valle del fiume Liri e il centro storico è sormontato dall'antica Acropoli di Arpinum, detta Civitavecchia.

Il toponimo deriva dalla forma propria del borgo visto dall'alto, che presenta una forma che ricorderebbe quella di un'arpa. Sebbene non esistano fonti certe attestanti la sua fondazione, le origini di Arpino derivano sicuramente dal popolo dei Volsci, a cui sono connesse le vicende dei rostri del foro (preda romana dopo la battaglia navale al largo di Anzio) e di Coriolano.

Le tradizioni locali, e una serie di iscrizioni ancora visibili, fanno risalire la fondazione della città al dio Saturno o ai Pelasgi, analogamente alle altre città del Lazio meridionale cinte da possenti mura megalitiche e dette città saturnie. Fu teatro e obiettivo di scontri tra Romani e Sanniti, fino ad essere conquistata dai primi nel 305 a.C. Due anni dopo ottenne la cittadinanza romana sine suffragio e divenne prefettura. Nel 188 a.C. ottenne definitivamente la cittadinanza romana. La sua importanza crebbe fino ad ampliare il suo territorio che raggiungeva a nord-ovest l'attuale Casamari (anticamente Cereatae) e a sud Arce.

L'avvocato, politico e filosofo romano Marco Tullio Cicerone nacque ad Arpino nel 106 a.C.; egli è una vera gloria di Arpino, e la sua città fu spesso citata nelle sue opere con orgoglio e anche con nostalgia; in tempi moderni è stato dato il suo nome al corso principale della città, allo storico Convitto nazionale Tulliano, al Liceo Ginnasio Tulliano, alla Torre medievale dell'Acropoli di Arpino e a diverse altre istituzioni, circoli, scuole, persino persone; nella stessa Acropoli si narra esistesse una sua casa, presumibilmente nell'attuale via Cicera, adiacente al cosiddetto Muro Cicero, probabilmente appartenuta alla nobile ed estinta famiglia arpinate dei De Bellis fino al diciottesimo secolo, e ora ridotta a rudere.

Nell'Alto Medioevo le sue mura fortificate ne fecero un centro di rifugio e difesa dalle invasioni barbariche. In questo periodo Arpino fu più volte contesa tra il Ducato romano, il Ducato di Benevento, l'invasione dei Franchi (860), le scorrerie dei Saraceni. Dopo il 1000 divenne territorio dei Normanni, poi degli Svevi e del Papato e dovette subire due distruzioni: la prima nel 1229 con Federico II e la successiva nel 1252 a opera di Corrado IV. In questa seconda occasione i danni furono molto rilevanti: la città fu rasa al suolo e furono irrimediabilmente perdute molte delle antiche testimonianze romane. Gli abitanti trovarono rifugio nella vicina località fortificata di Montenero; oggi nella frazione omonima ci sono i resti di un'antica torre. Nel 1580 Arpino entrò a far parte del Ducato di Sora, feudo parzialmente autonomo del Regno di Napoli. Il Ducato fu soppresso nel 1796 e con esso Arpino entrò a far parte prima del Regno di Napoli e poi del Regno delle Due Sicilie, fino al 1860.

Merita sicuramente una visita l'Acropoli che domina il borgo dall'alto.

Borgo di Arpino
Comune di Arpino

Provincia di Frosinone
Regione Lazio

Abitanti: 3.907 arpinati
Altitudine centro: 447 m s.l.m.

il Comune fa parte di:
Unione Civitas d'Europa
Comunità montana Valle del Liri

Riconoscimenti
Bandiera Arancione - Touring Club Italiano

Il Comune
Via Aquila Romana 2 - Tel. +39 0776 85211

= distanze in linea d'aria

IN AUTO

  • Da Roma: prendere l'autostrada A1 (Milano-Napoli) e prendere l'uscita Ferentino. Prendere la superstrada Frosinone-Sora e uscire a Castelliri. Seguire le indicazioni per Arpino (10 km circa).
  • Da Napoli: prendere l'autostrada A1 (Milano-Napoli) e uscire a Ceprano. Seguire le indicazioni per Arce-Sora fino alla SS 82 della Valle del Liri. Proseguire in direzione Sora fino al bivio per Arpino.
  • Dal versante adriatico: prendere le autostrade A24 (Roma-Teramo) e A25 (Roma-Pescara) e seguire l'uscita verso Avezzano. Prendendere la superstrada Avezzano-Sora-Cassino con uscita Broccostella e seguire le indicazioni per Arpino.

IN TRENO

  • Stazione di Roccasecca 
  • Stazione di Frosinone

IN AEREO

  • Aeroporto di Roma-Ciampino

  • Mercato settimanale: ogni mercoledì e domenica, in centro;
  • Maggio - Certamen Ciceronianum Arpinas. Competizione internazionale di lingua latina, dove gli studenti partecipano ad una gara di traduzione e commento di brani di Cicerone.
  • Weekend dopo Ferragosto - Il Gonfalone di Arpino. Palio dei quartieri e delle contrade di Arpino: Arco, Civita Falconara, Ponte e le contrade Collecarino, Vallone e Vignepiane. Le gare sono precedute da feste di quartiere, da balli folkloristici e dalla sfilata in abiti della tradizione comunemente detta ciociara. Il Gonfalone è assegnato sulla base dei risultati di sei gare in cui si sfidano gli atleti dei quartieri e delle contrade partecipanti: la corsa degli asini, nel pomeriggio del sabato; la corsa con la carriola e la corsa con la cannata, l'unica gara riservata alle donne che trasportano sulla testa il tradizionale recipiente di terracotta colmo di acqua; la corsa con il sacco, quella a staffetta ed infine il tiro alla fune. Durante le gare gli atleti indossano rigorosamente vestiti della tradizione locale (Alta Terra di Lavoro) e calzano le tipiche cioce, eccezion fatta per gli atleti del tiro alla fune che utilizzano calzature moderne per motivi di sicurezza.
  • Agosto - Estate Arpinate. Concerti, spettacoli e intrattenimenti all’aperto, mostre di pittura, di artigianato e di prodotti locali, manifestazioni sportive e gastronomiche costituiscono un fitto cartellone che ravviva le serate cittadine animando piazze, strade e cortili delle dimore storiche.

Dormire, mangiare, comprare...

= distanze in linea d'aria
Fragranze d'Italia
Un piccolo laboratorio artigianale a Sora che produce profumatori, candele per ambienti, lampade ...
Via Filippo Corridoni, 16, Sora (Frosinone)
8.54 Chilometri da Arpino
= distanze in linea d'aria

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Il Gonfalone di Arpino

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dicembre, 2024

Festa patronale della Madonna di Loreto

martedì
10
dicembre, 2024

Madonna di Loreto - Santa Patrona

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Tradizione del Pappone a Civita Falconara

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