Il borgo di Trequanda è situato al confine tra la Val d'Orcia e le Crete Senesi. Il nome lo si fa derivare dal toponimo etrusco Tarkonte, mitico eroe etrusco o da "terram quandam" una certa terra, ovvero particolare.
Certamente i primi insediamenti furono etruschi come dimostrano ritrovamenti archeologici e nomi dei luoghi (Cennano, Sicille, Malcensis, Asso) per poi passare dalla dominazione romana a quella dei Longobardi e Franchi.
Documenti storici del 1198 parlano per la prima volta di Trequanda, feudo dei Cacciaconti della Scialenga, famiglia di origine franco-salica a cui l'imperatore Ottone IV nel 1211 accordò il permesso di riscuotere gabella di pedaggio nella corte e nella terra di Trequanda.
Per la sua posizione dominante fu continua l'ingerenza della Repubblica di Siena nelle questioni trequandine finché nel 1255 impose la sua giurisdizione.
All'epoca della guerra tra Firenze ed Arezzo il castello fu rifugio dei ghibellini e dopo la sconfitta degli aretini nella battaglia di Campaldino del 1289 la guelfa Siena minacciò di radere al suolo il castello.
Ceduto dai Cacciaconti ai Franzesi di Staggia nel 1309 per 18000 lire, il Castello passò definitivamente sotto la Balzana senese. Nel 1552 entrò a far parte del Granducato di Toscana.
Importante la produzione di terrecotte (Petroio) e l'allevamento, allo stato brado, dei bovini di razza chianina.
A vocazione prettamente agricola, Trequanda si è trasformata in questi ultimi anni in un centro di vacanza e di riposo con attrezzati agriturismi e case vacanze. I cibi del luogo conservano ancora il loro sapore antico; dal pane senza sale alla cacciagione al cacio (formaggio pecorino) al panunto (bruschetta) agli insaccati di maiale ecc...
Orgoglio della cucina locale è l'olio extravergine di oliva, frutto del particolare habitat in cui sono coltivati, in tutto il territorio comunale, gli oliveti.
Borgo di Trequanda
Comune di Trequanda
Provincia di Siena
Regione Toscana
Abitanti: 1.228 trequandini
Altitudine centro: 453 m s.l.m.
il Comune fa parte di:
Città dell'olio
Paesi bandiera arancione
Strada del Vino Orcia
Terre di Toscana
Unione Valdichiana Senese
Riconoscimenti
Bandiera Arancione - Touring Club Italiano
Il Comune
Piazza Giuseppe Garibaldi 8 - Tel. +39 0577 662114
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Anche Trequanda, come molti borghi toscani, riposa su un colle, circondato da fitti boschi e da ordinate coltivazioni di ulivi e vigne. Si sa che sorse in funzione del castello, sulla strada che univa Siena a Chiusi, ma quando e come non è chiaro. Anche il significato del nome è oscuro, ma suona bene ed è simpatico, proprio come lo si legge sulla pensilina della sua deliziosa stazione, giù nella valle dell’Asso.
La sua cinta muraria è quasi intatta anche se, delle tre porte originali, se ne conservano solo due: Porta al Sole e Porta al Leccio. Di fronte a piazza Garibaldi sorge l'antico castello Cacciaconti, con un’imponente torre cilindrica e fronteggiato da un suggestivo giardino all'italiana.
Poco distante si trova la chiesa dei Santi Pietro e Andrea, dalla facciata in conci bianchi e neri, al cui interno si conservano un affresco del Sodoma, una statua in terracotta attribuita al Sansovino e l'urna con le spoglie della Beata BonizzellaCacciaconti, alla quale è dedicata una festa paesana a maggio.
Fuori dal centro storico, immerso in un boschetto di lecci e cipressi, si trova un colombaio della fine del Settecento. Costruito ai tempi del Granduca Leopoldo, è un edificio raro nel suo genere, dalle proporzioni accuratamente studiate e costruito con raffinata maestria artigiana.
Attorno al capoluogo, ma distanti molti colli e vallecole, stanno le frazioni Castelmuzio, compatto grumo di case che vive ancora della ricchezza degli uliveti, e Petroio, piccola capitale della terracotta.
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