Oggi scopriamo l’origine del nome di Fiumalbo, uno dei borghi più belli dell’Appennino modenese, che vanta una meravigliosa architettura di montagna, inserita in un altrettanto incantevole paesaggio in cui è possibile trovare un incrocio tra natura e tradizioni, che vedono da un lato luoghi magnifici per sciare e per escursioni, e dall’altro tradizioni ben radicate come le celebrazioni del Patrono S. Bartolomeo, la fiaccolata della vigilia e poi ancora il presepe vivente.
Ma veniamo a noi: da dove viene questo nome? Come sempre, bisogna analizzare il nome a partire dalla mescolanza tra lingue passate, come il latino, e i dialetti locali.
La parola Fiumalbo è composta da due parole latine “Flumen” e “Albus”. Il nome, dunque, fa riferimento al fiume che scorre nel borgo, ma perché “Albus”, dato che l’aggettivo latino “bianco” ha originato parole italiane come albino o albume?

Per alcuni il termine Albus si riferirebbe al fatto che l’acqua del fiume Scoltenna, che segna il confine tra Fiumalbo e Pievelago, infrangendosi contro i ciottoli del fondale, creerebbero una spumeggiante schiuma bianca.Tuttavia alcuni ritengono che la parola Albus sia una “storpiatura” dialettale e di “Alpium”, trasformando così il nome del corso d’acqua in “Flume Alpium”, ovvero il fiume delle Alpi. In questo modo si può comprendere che in realtà Fiumalbo era percepito dai modenesi di montagna come il luogo dove aveva origine un fiume che proveniva dalla più alta montagna.