La Pinacoteca Comunale è ospitata presso la chiesa di San Francesco del borgo di Montone in Umbria.
La raccolta comprende un gruppo di dipinti datati tra il XVI e XVIII secolo, provenienti dalle chiese di Montone, testimoni dei rapporti del borgo con Perugia e Città di Castello.
La famiglia cui fu legata la fama di Montone è illustrata nei due alberi genealogici che rappresentano la discendenza Fortebracci. I due alberi, accompagnati da una veduta di Montone e dallo stemma Fortebracci con il montone rampante, si sviluppano rigogliosi da un “Ugolino” (1100) al celeberrimo condottiero Braccio, al figlio Carlo “generale dei veneziani” fino alla generazione dell’ultimo seicento.
Consistente e degna di nota è la cospicua raccolta di opere tessili, varie nei materiali e nei colori, eseguite con tecniche elaborate e fantasiosi motivi floreali, che coprono l’arco cronologico compreso tra i secoli XV e XIX. Si tratta di paramenti e apparati liturgici, tipo piviali, pianete e tovaglie d’altare. Bottega Altotiberina Gruppo di Deposizione (Crocifisso, Madonna, san Giovanni, san Giuseppe d’Arimatea), 1260-1270 Proveniente dalla pieve di San Gregorio, le quattro sculture sono quanto rimane di un gruppo di Deposizione dalla croce, sicuramente comprendente anche la figura di Nicodemo, oggi dispersa.
È certa l’esposizione di gruppi simili nelle cerimonie di culto che culminavano nel Venerdì Santo ed è anche provata la loro presenza in funzione drammatica nello svolgimento delle Sacre Rappresentazioni della Passione all’interno e, più spesso, all’esterno delle chiese. Erano, inoltre, usati durante le processioni con l’intento di dare la massima enfasi al culto del Cristo deposto, colto nel momento della sua dimensione più umana. Bartolomeo Caporali Madonna della Misericordia, 1482 è un tipico gonfalone contro la peste, del tipo di quelli realizzati nel XV secolo in Umbria, e soprattutto in ambiente perugino, per invocare il soccorso divino in caso di calamità e malattie. La Vergine della Misericordia protegge, infatti, i fedeli con il proprio mantello dalle frecce che simboleggiano le sciagure scagliate da Cristo Giudice. Uno scheletro con la falce, immagine della morte, allude agli effetti della peste. Oltre ai santi Sebastiano, Francesco e Biagio, rappresentati a sinistra, e Nicola e Bernardino, rappresentanti a destra, compaiono il Battista, San Gregorio Magno, protettore del Borgo, e Antonio di Padova, il santo taumaturgo dei Francescani.
Di grande interesse è la parte inferiore dell’opera, in cui è presente la veduta di Montone riprodotta assai fedelmente alta sulla collina e chiusa nella cerchia di mura: sono evidenti la Chiesa di San Francesco e la Rocca restaurata tra il 1422 e il 1423 dal bolognese Fioravante Fioravanti su incarico di Braccio Fortebracci. Tommaso di Arcangelo Bernabei, detto il Papacello e Vittorio Cirelli Annunciazione e i santi Fedele e Lazzaro, 1532 L’opera rispecchia una delle varianti della cultura tardo raffaellesca in Umbria.
Il cartiglio in basso a sinistra reca i nomi dei due autori: il cortonese Papacello, allievo di Luca Signorelli e Vittorio Cirelli, documentato dal 1532 al 1552 e di probabili origini montonesi. Proviene dalla chiesa di San Fedele, come indica l’immagine del santo omonimo, rappresentato con il pastorale e la mitra vescovile. San Lazzaro, che tiene in mano il martelletto usato dai lebbrosi per avvisare della loro presenza, è, insieme a san Rocco, il protettore delle malattie contagiose, affiancato dal cane.
La Pinacoteca Comunale del museo San Francesco ospita una Sezione Archeologica che raccoglie testimonianze di un ritrovamento di una villa romana nei pressi di Santa Maria di Sette del II secolo d.C.. Gli ultimi scavi hanno portato alla luce numerosi frammenti di tegole e coppi, pezzi di dolia e di anfore, frammenti di ceramica nera, una bella moneta d’argento, tessere di mosaico in marmo nero. Dai dati raccolti si può pensare che si trattasse di una villa servile di dimensioni medio-grandi, che si sviluppava a mezza costa con una serie di terrazzamenti e di proprietà di un ricco ed illustre personaggio di cui purtroppo non si conosce il nome.
ORARI E GIORNI DI APERTURA
Giorni di apertura: (dal 1° aprile al 30 settembre)
venerdì – sabato – domenica e festivi
Orario: 10.30 – 13.00/16.00 – 18.30
Giorni di apertura: (dal 1° ottobre al 31 marzo)
sabato – domenica e festivi
Orario: 10.30 – 13.00/15.00 – 17.30
Biglietteria:
Intero: € 5.00
Ridotto A: € 4.00 – gruppi di 15 persone, Convenzionati
Ridotto B: € 2.00 – ragazzi tra i 6 e 14 anni