Sede di importanti aziende vinicole (qui si produce il DOC Val di Cornia Suvereto), il borgo di Suvereto è sito nella Val di Cornia. La frazione di Prata è nota per essere la zona d'origine e di produzione del Lazzero di Prata, una pregiata tipologia d'olivo che prende il nome dalla località.
Il toponimo è attestato per la prima volta nel 973 e deriva dal latino suber, "sughero", per cui Suvereto è il "bosco di sugheri".
Merita una visita la Rocca Aldobrandesca, che domina dall'alto l'intero abitato, costruita attorno alla metà del XII secolo.
Altro luogo di interesse è la Pieve di San Giusto, ricordata fin dal 923, di probabile origine altomedievale, è uno dei più interessanti edifici romanici della provincia di Livorno.
Nei dintorni è possibile inolte visitare il Parco Naturale di Montioni, facente parte del sistema dei Parchi della Val di Cornia, un parco caratterizzato da una ricca fauna, rari esempi di flora tipicamente mediterranea e importanti monumenti di epoca napoleonica recentemente ristrutturati nella piccola frazione di Montioni, quali le terme, cosiddette "della Baciocca" e un obelisco commemorativo dedicato a Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone Bonaparte e principessa di Lucca e Piombino.
Il Palio di Suvereto è una manifestazione che si svolge due volte l'anno. Si tratta di una gara fra squadre di “spingitori”, che si disputa per le vie lastricate del centro storico. Le coppie di spingitori mettono la botte da 5 quintali di pancia e la spingono, più uniformemente possibile, sul circuito cercando di superare gli avversari. Il primo, il palio di Santa croce, si tiene a maggio in concomitanza delle feste patronali mentre il secondo cade il 13 di agosto ed è chiamato palio dell'Imperatore.
La Sagra del Cinghiale è una storica manifestazione che si svolge da quasi 50 anni in dicembre, nei fine settimana intorno all'8 dicembre. La sagra da sempre punta alla valorizzazione dei prodotti tipici, della gastronomia locale, dell'artigianato e in generale delle tradizioni del territorio.
Nel corso degli anni convegni ed iniziative hanno trattato ed approfondito aspetti socio economici legati a Suvereto e alla Val di Cornia.
Borgo di Suvereto
Comune di Suvereto
Provincia di Livorno
Regione Toscana
Abitanti: 3.037 suveretani
Altitudine centro: 90 m s.l.m.
il Comune fa parte di:
I Borghi più belli d'Italia
Città del vino
Città dell'olio
Città slow
Riconoscimenti
Bandiera Arancione - Touring Club Italiano
Aree naturali protette:
Parco interprovinciale di Montioni
Il Comune
Piazza dei Giudici 3 - Tel. 0565-829923
IN AUTO
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VIA MARE
Rosso e grigio sono i colori del borgo, delle sue pietre, dei selciati e dei coppi. Intorno, le colline cariche di uve mature hanno i colori delle vigne in autunno, le sfumature argentee degli ulivi e le varie gradazioni del verde dei boschi. Si arriva a Suvereto dal mare percorrendo l’Aurelia lungo la Costa degli Etruschi e deviando poi verso l’entroterra all’altezza di Piombino e Venturina. Nel paesaggio di questa parte di Toscana, sospesa tra il Tirreno e le Colline Metallifere, Suvereto, con le vecchie case, i tetti antichi, le botteghe artigiane, è come un vecchio tronco che resiste. Gli ulivi hanno rughe che sembrano quelle di certi volti etruschi degli anziani del posto. Qui l’osmosi è totale tra uomo, pietra e terra.Terra etrusca (Populonia è a due passi), terra rurale, terra murata di Maremma. Dentro queste mura ben conservate, e fuori nella campagna, è oggi tutto un pullulare di cantine, frantoi, aziende agricole, agriturismi, ristoranti. Suvereto non è più il paese triste e gramo della fine del Seicento, quasi abbandonato per i miasmi delle acque stagnanti e la malaria che resero «amara» la Maremma, compresa la parte alta del Livornese. Le case di Suvereto, con le loro facciate di pietra locale mescolata con materiali di recupero presi dalla terra, dai selciati, dai lastricati delle strade,esprimono lo spirito rustico di una comunità rurale che non vuole sprecare e bada al sodo. È la sobrietà della campagna che, dopo un’apnea di secoli, è tornata a vivere tra i filari di vite, gli ulivi, i cipressi, le palme e le antiche querce da sughero che hanno dato il nome a Suvereto.
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